Testo Critico
Lucrezia Rubini
Le opere di Massimo Falegnamiipostatizzano l'idea, che l'arte è vita, in una maniera diretta, poiché esse sono vive e vivono di vita propria, checontinua dopo l’azione che è stata immessa in loro dall’artista; quindil'azione creativa dell’artista in questo caso è azione creativa, ma nel sensoletterale del termine, potremmo davvero parlare di tocco Divino, ovvero essa è l’incipitcreativo, l’actio, da cui partono altri fenomeni di trasformazione e dicambiamento, che fanno parte del processo creativo dell'Opera stessa.
L'azione dell'artistaè un'azione fisica, ma soprattutto concettuale, ovvero di tipo progettuale,perché egli prevede quali saranno i fenomeni di trasformazione messi in attodalle materie a cui lui ha dato vita nel senso che in esse ha attivato questoprocesso di trasformazione quindi questo forse è il quid, lo specifico eil valore aggiunto di tale ciclo di opere, su cui sta lavorando attualmenteMassimo Falegnami, che potremmo chiamare “Opere Trasformative”; ciò che lequalifica e le contraddistingue è una sorte di plusvalore, un eccedenza.
Rispetto alla vita chegli infonde l’artista le opere d'arte poi continuano con un percorso autonomo,ma questo percorso autonomo già era stato immaginato dall'artista stesso.
Altro aspettopeculiare di queste opere è che esse rendono protagonista la Natura, la mettonoal centro, con i suoi fenomeni e la lasciano agire. Questo è molto importanteperché comporta una posizione da parte dell'uomo odierno di tipo anti-rinascimentale,ovvero supera l’atteggiamento antropocratico di matrice rinascimentale, perinvertire le posizioni: qui non c’è più un uomo attore unico e trasformatorefagocitante della Natura, ma rendendo di nuovo protagonista la Natura, si mettein atto una conciliazione tra i due fattori.
Questo processo, perle “Opere Trasformative”, è unico nel suo genere,: non sono, queste diFalegnami, opere materiche, dove con materico si intende convenzionalmente un’operaa rilievo su una superficie piana, o in cui materiali inerti sitrasformano per processi chimici, comepuò accadere con una lamina metallica sottoposta a diverse morsure, che avviaprocessi ossidativi diversi nel tempo, nelle varie aree trattate: quiprotagoniste non sono le molecole, bensì le cellule, elementi vivi, organici,in genere presenti nel pane, che è la sostanza più spesso usata da Falegnami;ne consegue che l’azione dell’artista non è di tipo quantitativo, ma di tipo qualitativo, non èespresso dal quantum dell’azione, che anzi sottoposta ad un processosottrattivo: l’artista agisce, ma soprattutto fa agire, anzi lascia agire, non comeun burattinaio, ma come guida ispiratrice di percorsi costruttivo-trasformativie non distruttivo-putrefattivi; in tal senso l’uomo diventa coattore e coautore,insieme alla Natura, di processi del tutto originali e originari, capaci dirisalire all’essenza e all’incipit genetico della vita, innescatadall’artista, moderno demiurgo e profeta salvifico.
Professoressa LucreziaRubini
Storico e Critico d’Arte
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